Per quanto riguarda la Frazione di Dercolo (e Cressino), sono beni di uso civico quelli risultanti:
a) dal decreto originario di assegnazione del commissario regionale per la liquidazione degli usi civici;
b) da eventuali decreti commissariali suppletivi;
c) nonché, successivamente all'entrata in vigore del regolamento di esecuzione, da eventuali determinazioni del dirigente del Servizio provinciale competente in materia di uso civico, e sui quali non sia stata deliberata, nel rispetto delle disposizioni normative in materia, l'estinzione del vincolo di uso civico.
I beni sono quindi elencati ed individuati nell'inventario dell'ASUC di Dercolo, e il vincolo di uso civico è annotato presso gli Uffici del Libro Fondiario della Provincia Autonoma di Trento. Le terre assegnate alla Frazione di Dercolo, rientranti nella categoria a) dell'art. 11 della Legge 16.06.1927 n. 1766 sul riordinamento degli usi civici e cioè terre convenientemente utilizzabili come bosco e come pascolo permanente, sono quelle specificatamente indicate nel Regio Decreto di assegnazione n. 1189/34 del 26 settembre 1934.
Il patrimonio dell'ASUC è composto in gran parte da superficie boschiva, la cui gestione è attentamente sottoposta al controllo del Servizio Foreste e Fauna della Provincia Autonoma di Trento. Sotto l'amministrazione dell'ASUC di Dercolo rientrano anche alcuni terreni artigianali - che vengono concessi in affitto ad aziende locali, principalmente per la lavorazione inerti - e un terreno agricolo attualmente in affitto. Anche la Malga Loverdina è gestita direttamente dall'ASUC di Dercolo.
I principali terreni di proprietà dell'ASUC di DERCOLO si trovano lungo la SS43 della Valle di Non, appena superata la stazione della Trento-Malè in direzione Nord. Si tratta di terreni concessionati a ditte locali, principalmente operanti nel campo della lavorazione inerti. Una parte dei terreni è localizzata all'interno del Biotopo della Rocchetta, ed è quindi gravata da una serie di vincoli provinciali. Attualmente i terreni sono in concessione a tre ditte:
· La FIUMETER S.r.l. di Cles, che opera nella fornitura di ghiaia, sabbia e pietrisco, oltre all'esecuzione di scavi e servizio di trasporto di materiali inerti;
·La C.R.C. S.r.l. che opera nel trattamento e smaltimento di rifiuti speciali industriali, nonchè nel trasporto di inerti;
· Il terreno a nord del depuratore provinciale è oggetto di lavori di bonifica e riempimento per permettere un futuro utilizzo in concessione; l'appalto affidato alla ditta C.r.c. srl, permetterà il recupero dell'area; i lavori termineranno nella primavera 2017;
f Malga Loverdina è situata a 1771 mslm, nel cuore del Brenta settentrionale e nel territorio del Parco Naturale Adamello Brenta. La malga, al centro di un ampio pascolo sul versante meridionale di Cima Loverdina (caricato durante alcuni periodi estivi con il bestiame di Malga Arza) che si apre sulla vallata e permette di ammirare uno splendido panorama, è composta da due edifici separati, cascina e stalla, che sorgono a poca distanza l'uno dall'altro. La cascina, su due piani, è disponibile per l'affitto anche a privati, in determinati periodi dell'anno (principalmente in estate): per chi fosse interessato, è possibile verificarne la disponibilità nel periodo desiderato consultando il calendario pubblicato su questo sito e, eventualmente, contattarci direttamente per maggiori dettagli attraverso il modulo di contatto o all'indirizzo e-mail info@asucdercolo.it.
Recentemente la cascina è stata oggetto di importanti lavori di manutenzione straordinaria e di rinnovamento, realizzati in accordo con il Parco Naturale Adamello Brenta: è stata dotata di acqua, di energia elettrica (grazie ad alcuni pannelli fotovoltaici) e i locali sono stati quasi completamente rinnovati, cercando comunque di mantenere in ogni intervento le caratteristiche tipiche di una malga alpina.
Per ulteriori informazioni, visita la sezione "DA VEDERE E FARE - MALGA LOVERDINA"
L'amministrazione ha in gestione il mantenimento e lo sfruttamento di determinati territori boscosi per un totale di 130 ettari, che si distribuiscono principalmente nel territorio compreso fra la Val Cadino e la Cima Loverdina (vedi figura 1).